Eilà Meeeeeeeeeeeeemosystiani!!!

È un bel po' che non ci si vede, eh?

Oggi ritorno a voi perché, nei giorni scorsi, si è stagliato alto nel cielo il PandaSegnale di pericolo: uno studente ha chiesto aiuto al Panda e... potevo non esaudire le sue richieste?

Non farò nomi, per la praivasi, ma ecco la mail del nostro amico:

Ciao Panda,
sono XXXXXXXX ,uno studente di primo anno di medicina ed ho letto vari libri su tecniche di memoria ed apprendimento rapido e mi sono "fissato" sulle mappe mentali,ma ho la sensazione di non utilizzarle correttamente e di non riuscire a sfruttare tutto il loro potenziale.Infatti ho incontrato alcuni problemi che ti espongo:
1.Ho letto che non bisogna sovraccaricare troppo le mappe con troppe parole e/o informazioni,ma allora se per ogni paragrafo del libro inserisco i concetti chiave e il resto lo tralascio,come faccio a ricordarlo quando visualizzo mentalmente la mappa?
2.Dopo aver memorizzato la mappa,ho difficoltà a visualizzarla interamente,ma visualizzo solo piccole aree.
3.Durante il ripasso devo ripetere ad alta voce visualizzando la mappa?
4.Quando visualizzo una parola su un ramo della mappa,poi mi capita di ricordare la pagina del libro dove si trovava quel concetto.è normale?
5.Mi risulta spesso difficile trovare immagini da inserire per i termini complessi,cosa mi consigli?
6.Per memorizzare una mappa secondo te è meglio guardarla più volte oppure ricopiarla più volte?
7.Sto preparando l'esame di biochimica e sono assillato da un dubbio:usare o no le mappe mentali?Perchè questa domanda?Perchè non so se inserire le varie reazioni o limitarmi ai concetti teorici...Hai qualche consiglio per memorizzare i nomi di reagenti,enzimi,coenzimi ecc specifici di ciascuna reazione?
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Uao, futuro Dottor XXXXXXXX, certo che ne hai fatto di domande, eh? 🙂
Vediamo come posso risolvere le tue perplessità.
Ovviamente approfitterò della tua email per scrivere qualcosa che potrebbe essere utile sia a te sia a persone che dovessero trovarsi nella tua stessa situazione.
Quindi veniamo a noi:
Domanda 1.
Ho letto che non bisogna sovraccaricare troppo le mappe con troppe parole e/o informazioni,ma allora se per ogni paragrafo del libro inserisco i concetti chiave e il resto lo tralascio,come faccio a ricordarlo quando visualizzo mentalmente la mappa?
Uao, questa è una splendidissima domanda. 🙂
Qui hai racchiuso probabilmente il più grande cavillo per il non perfetto funzionamento delle Mappe Mentali, ossia la problematica relativa alla scelta della parola chiave.
Hai mai visto il cartone animato "Kung Fu Panda"? Ad un certo punto il Maestro anziano - Oogway - rispondendo ai dubbi del suo allievo Shifu, dice queste esatte parole:
Il caso non esiste!
Ecco, questo è il senso preciso dello scegliere le parole da utilizzare creando una Mappa.
La cosiddetta "Parola Chiave" è proprio quella che ti scatena la memoria come uno stormo di aquile in volo.
Se leggendo quella che hai scelto, il tuo cervello non si mette in moto come il motore di un carro armato Abrams, allora evidentemente la parola che hai scelto non è poi così tanto "chiave" come potrebbe sembrare. 😉
Ti faccio un esempio: se io scrivessi il numero 1492 e disegnassi 3 barche a vela con una croce sopra, che cosa potrebbe venirmi in mente? E da ciò che mi viene in mente (e che quindi devo comunque aver precedentemente studiato) è vero o no che arrivano automaticamente delle nozioni, ammesso che tu abbia studiato qualcosa in merito?
E se invece, disegnando la stessa mappa, mettessi come parola chiave "Enzo" (che è il mio amico che ha un cugino di cognome Colombo) e scrivessi la data 1995 (che corrisponde alla prima volta in cui, mentre ero dal parrucchiere, ho sentito per caso parlare della scoperta dell'America), siamo sicuri che la mia mente risponderebbe allo stesso modo? 😀
 Scegliere la perfetta parola chiave è qualcosa che all'inizio potrebbe dare qualche problema, ma con la praticapraticapratica le cose diventeranno assolutamente più semplici e quindi efficaci.
Vorrei porre particolare attenzione su un passaggio fondamentale:
Utilizzare le Mappe Mentali è come aprire una porta sulla tua mente. Una porta che può farti viaggiare nel tempo e nello spazio. Uno stargate, se vogliamo. Ma se dietro la porta non ci metti nulla, ossia se comunque non ti applichi nello studio delle nozioni che ti sono utili, beh... allora non è un problema di Mappe mentali... 😉
Con ciò, caro Dottore, non voglio intendere che tu non studi, visto che non ti conosco affatto e, anzi, non hai espresso alcuna problematica in merito. Ma visto che è un articolo che vuole trovare risposta ai tuoi dubbi ed anche a quelli di altri potenziali lettori, ci tengo a sottolineare un punto preciso: fare mappe mentali non equivale a non studiare un piffero. 😉
Domanda n°2
Dopo aver memorizzato la mappa,ho difficoltà a visualizzarla interamente,ma visualizzo solo piccole aree.
Mmmm... questo è un problema che... non è un problema. 🙂
Qui potrebbero esserti utili due classiche metodologie di memoria:
a) Lo schedario mentale
b) I loci ciceroniani
Decidi in quale ordine ti è utile ricordare i rami della mappa e dopo applica, ad ognuno dei rami, ed in sequenza, la tecnica di memoria che ti è più utile, a seconda che tu debba ricordare cifre o concetti.
Se non conosci già queste tecniche, puoi trovare riferimenti iscrivendoti al videocorso gratuito Pillole di Memoria ed anche nel libro di Stefano di Benedetto "Nuove tecniche di Memoria e Lettura Veloce" edito da Hoepli.
Domanda 3:
Durante il ripasso devo ripetere ad alta voce visualizzando la mappa?
Come direbbe Mara Maionchi: "Per me è no..." 🙂
Ecco la sequenza di come si dovrebbe utilizzare al meglio una mappa, dal mio punto di vista:
  1. Costruisci una mappa mentale dei concetti che ti accingi a studiare, e fallo prima ancora di aprire il libro. In soldoni e senza fare tanto l'accademico della Crusca, mappa quello che sai prima di aggiungere altri concetti.
  2. Studia. Utilizza tutti i metodi che preferisci per mettere "roba" dietro la famosa "porta" di cui ho parlato precedentemente, durante la risposta alla domanda 1.
  3. Una volta che avrai terminato il tuo studio, riprendi i tuoi pastelli a cera preferiti, rimetti il sedere sulla sedia e costruisci una nuova mappa mentale dei concetti che hai assimilato.
  4. Confronta la prima mappa con la seconda. Cosa è cambiato? In pratica la fase 4 è una verifica di ciò che hai imparato.
  5. Guarda la mappa finale e prova ad intavolare un discorso che abbia un senso compiuto, mentre la tieni davanti. Se funziona, allora la mappa è costruita bene. In caso contrario potresti aver sbagliato le parole chiave o, semplicemente, potresti non aver studiato in maniera ottimale. In tal caso, riparti dal punto 1.
  6. Fatto tutto? Risultati ok? Bene, adesso puoi andare al mare... 😉
Domanda 4
Quando visualizzo una parola su un ramo della mappa,poi mi capita di ricordare la pagina del libro dove si trovava quel concetto.è normale?
Oh.
No, sei strano! 😀
Pandate a parte, la cosa sta a significare che la tua memoria è assolutamente e perfettamente in grado di collegare concetti con una certa potenza, e che sei dotato di una buona memoria fotografica.
Sta a te trovare il modo di utilizzare questa tua capacità nella maniera più efficace possibile per ciò che riguarda le tue materie di studio. Come può aiutarti questo nella costruzione di una Mappa perfetta? 🙂
Domanda 5
Mi risulta spesso difficile trovare immagini da inserire per i termini complessi,cosa mi consigli?
Qui non ho ben capito qual è la domanda precisa che mi stai ponendo.
Se stai utilizzando un qualunque software di creazione di Mappe, il mio consiglio comunque è quello di acquistare un blocco di fogli formato A3, una serie di pennarelli di tutti i colori + 1 e fare tutto a mano. Nessun software può riprodurre la potenza associativa di un cervello umano, fosse anche quello di Paris Hilton... 😉
Domanda 6
Per memorizzare una mappa secondo te è meglio guardarla più volte oppure ricopiarla più volte?
Questo dipende un po' da come organizzi e processi meglio le informazioni tu stesso.
Nella mia esperienza, quello che è risultato più efficace è questo processo:
  1. Costruisci la mappa
  2. Guardala intensamente come se fosse la cosa più importante per te
  3. Chiudi baracca e burattini
  4. Prendi un foglio e riproduci quello che ti ricordi della tua bella mappina
  5. Confronta
  6. Cosa manca?
  7. Inizia da capo, sino a quando la mappa che ottieni non ti soddisfa
  8. Ok, adesso puoi andare al mare 😉
Domanda 7
Sto preparando l'esame di biochimica e sono assillato da un dubbio:usare o no le mappe mentali? Perchè questa domanda? Perchè non so se inserire le varie reazioni o limitarmi ai concetti teorici... Hai qualche consiglio per memorizzare i nomi di reagenti,enzimi,coenzimi ecc specifici di ciascuna reazione?
Ottima domanda.
Sul sito Memosystem puoi trovare un video per imparare a ricordare i termini complessi. Lo trovi all'interno del videocorso grautito Pillole di Memoria.
Intanto puoi verificare se, per "registrare" nella tua memoria la formula che ti serve, essa può essere convertita in un'unica immagine, o se ci sono parti della formula su cui sorvolare, in fase di memorizzazione, perché ti verrebbero "automatici".
Il mio consiglio è quello di spezzettare i nomi in questione, qualunque cosa siano - reagenti, enzimi, coenzimi, legami trivalenti, pizze 4 stagioni, ecc - in parti che ti richiamino alla memoria qualcosa di conosciuto, ad un qualche livello.
Del resto, le formule chimiche di qualunque tipo esse siano, sono o no composte di numeri, lettere e simboli? 🙂
Ti faccio un esempio molto concreto. Prendiamo ad esempio la formula molecolare dell'acido piruvico CH3-CO-COOH
Come puoi rimembrarla?
Ecco qui: davanti ad un'enorme pera (piruvico) c'è un cuoco (COOH) che in riva al lago di Como (CO) vende gigantesche tavolette di cioccolato (CH3) alle pere (rafforzamento di piruvico). Ora trova tu l'espressione grafica che meglio ti fa ricordare tutto questo. 😉
Per quanto riguarda il come fare mappe mentali, per chiunque fosse interessato, rimando direttamente ad un mio precedente articolo che trovi qui:

https://www.effettopanda.com/metodo-di-studio/mappe-per-studiare

Detto questo, ti auguro buona fortuna mentale .
Panda

Stefano Di Benedetto, assieme ad un affiatato team di collaboratori e consulenti, da oltre 32 anni lavora con entusiasmo ad un impegno ben preciso: trasformare sempre gli obiettivi dei clienti in risultati concreti!