Ciao,
sono al secondo anno di medicina e purtroppo ho avuto delle difficoltà con due materie che hanno la stessa modalità di esame.
Più volte mi sono posto la domanda se fossi io il problema (nel non capire le domande!) oppure in una concentrazione al top nello studio; fatto sta che con questa modalità (che prevede domande a risposta multipla al computer) io non riesco a passare l'esame.
Mi sono affranto poiché è da metà luglio che non do un esame.
Vorrei chiederti come posso affrontare al meglio una modalità tale d'esame (magari senza stress)?
Ciao Maccio.
Giusto alcuni giorni fa, stavo pensando che fra seminari, sessioni di coaching e vari altri progetti (di cui presto avrete notizia), era un po' che non pubblicavo un articolo su Memosystem. Ed ecco che spunta la tua domanda... Curioso. 🙂
Un mio amico, di cui magari un giorno racconteró, lo chiamerebbe "un evidente caso di sincronicitá".
Ti ringrazio quindi della domanda, ed inizio dicendoti una cosa che ti consiglio di tenere bene a mente, per il futuro: non sei TU il problema!
Stampalo a lettere di fuoco, tatualo sul braccio, iniettalo intramuscolo, sparatelo endovena (la soluzione "supposta" per questo tipo di medicinale è stata sospesa) insomma... fai quello che vuoi per ricordarlo bene. 😉
Il problema non è nella persona in sé, ma nel comportamento che attua, che non porta ai risultati desiderati.
Detto ció, dal tuo intervento si capisce che non passi l'esame ma non hai evidenziato il "come" questo succeda. Non passare l'esame è l'effetto di qualcosa che può essere a valle o a monte.
A valle, ossia: mentre sei in sede d'esame ti stressi e ti comporti da ansiogeno? Ti distrai? Passi il tempo a cliccare a caso, mentre fantastichi di diventare la versione italica del Dottor House?
Cosa succede nella tua bella testolina, mentre ti trovi di fronte a quella batteria di domande?
A monte, ovvero: quando studi le due materie in questione, non sei efficace così come quando studi per altri esami che, invece, hai passato brillantemente.
Considerato che, in questa sede, non vi è la possibilitá di indagare piú a fondo sulla questione, non mi resta che darti il farmaco "generico". Sei d'accordo? 😉
Ti dico 3 parole:
- motivazione
- relax
- concentrazione
Probabilmente, il motivo per cui non hai passato l'esame è che continuavi a reiterare il comportamento "non utile" (qualunque esso sia) e, come è ovvio che succeda, quello che hai ottenuto è sempre lo stessa cosa. E' un po' come quando continui a ripetere la somma fra 2 numeri, sempre uguali.
E' ovvio che, a meno che il buon Dio non interceda, o che l'operazione non passi per il rinomatissimo Tunnel Gelm... ehm, Neutrini, quello che otterrai sarà sempre lo stesso risultato. 🙂
Dal fatto che ti definisci "affranto", mi coglie il LEGGERISSIMO dubbio che tu abbia ormai collegato una emozione negativa a questa modalità di esame; il che non fa altro che "spingerti" verso lo scoraggiamento, pensando ad esso come l'Uomo Nero che si frappone fra te e la tua meritata laurea.
Fidati di me: non è affatto così. Non esistono esami universitari pensati per assassinare il maggior numero di studenti. Gli esami sono fatti per essere superati. Tutti. Ma sono lì per selezionare i migliori. I più bravi. I più capaci. Sono dei muri, messi davanti agli studenti.
Ma, come ogni muro, sono anche cose "inanimate" e senza alcun potere, se non quello che gli diamo noi.
Anni fa, ricordo che feci delle sessioni di coaching con un universitario che si sentiva stressato all'idea che il mondo accademico fosse pronto a giudicarlo. Si sentiva molto giù e vedeva solo difficoltà, ostilità e materie d'esame pronte a farlo fuori.
Lavorammo con alcune tecniche di rilassamento e di focalizzazione, e poi gli dissi due cose:
- Il voto dell'esame non è un giudizio su di te, come essere umano. Non lo è mai! Un 18, o un 30, o anche una bocciatura, non dice nulla di te, come persona, ma è solo lo specchio, a volte anche un po' opaco, dei comportamenti che metti in atto. Indicano solo "efficacia" o "inefficacia". Nulla di più.
- Tappati le orecchie ogni volta che qualcuno ti parla di un esame definendolo facile oppure difficile. Questa è solo la conclusione di altre persone ma non sai se corrisponde alla tua realtà. Se parlassi con un mio amico, paracadutista incursore, ti direbbe che è facile lanciarsi da un aereo in volo a 10000 metri d'altezza, aprendo il paracadute a 300 metri dal suolo. Tu che dici? 😉
Bene, quel consiglio a prima vista così strano, ebbe esattamente l'effetto desiderato: passò al primo colpo esami che, scoprì solo dopo, erano considerati delle dighe insormontabili dalla maggior parte degli studenti. Un po' come il calabrone e quella storia che "vola perché non sa che non potrebbe".
Quindi, andando per ordine...
Primo: recupera la motivazione giusta.
Puoi farlo, molto semplicemente, mettendo in pratica quello che trovi qui:
https://memosystem.it/voglia-di-studiare-come-trovarla/
Come puoi vedere dal commento di Martina, che ha applicato per bene la tecnica, funziona e dà degli ottimi risultati.
Secondo: "sgancia" il collegamento negativo.
E' solo un muro. E, come tutti i muri, si possono distruggere, saltare, si può girargli intorno, puoi farci un buco, passarci sotto...
Il dottor Randy Pausch, nel suo fantastico "The Last Lecture", disse che i muri non sono lì per impedirci di fare qualcosa, ma solo perché così possiamo dimostrare quanto vogliamo quella cosa. Tu quanto la vuoi? 🙂
Quindi, una cosa che puoi fare è visualizzare, nella tua mente, il risultato che desideri, più e più volte. Come? Ecco qui:
Prendi del tempo per te, e scegli un posto dove nessuno possa disturbarti. Se la cosa ti piace puoi mettere della musica rilassante in sottofondo. Siediti comodo, chiudi gli occhi e vivi il film del giorno dell'esame ESATTAMENTE come desideri che avvenga, ed in prima persona. Vedi con i tuoi occhi, senti con le tue orecchie, ecc.
Non c'è bisogno di essere il regista di Avatar per farlo ma... sorpresa... tu hai a disposizione il più grande effetto speciale della storia, più potente di qualsiasi computer: la tua mente!
Quindi vivi quella giornata esattamente come la vuoi: ti alzi tranquillo, fai colazione, sorridi al mondo, alla portinaia, al giornalaio, all'ausiliario della sosta... respiri tranquillo e rilassato, arrivi in facoltà, saluti gli amici, blablabla, ti siedi davanti al computer,
sorridi, respiri tranquillamente e comodamente, sei rilassato, come è giusto che sia, leggi le domande...questa la sai, click, quest'altra anche, click...blablabla. FATTO.
Ed il risultato dell'esame? Esattamente quello che vuoi. In questa giornata sei tu il George Lucas della tua vita!!! 😉
Fallo tutti i giorni (e quando dico tutti, intendo proprio tutti) almeno 3 volte di seguito ogni giorno, ed ognuna di quelle volte, alla fine del film, mentre vedi il risultato positivo dell'esame, sorridi e fai un bel respiro a pieni polmoni.
Tutti i giorni, per almeno 3 volte al giorno, fino a quando non sentirai che, quell'esame con domande a risposta multipla al computer, perdindirindina... ti piace proprio come cosa, perché, incredibile... l'avresti mai detto? Ti tranquillizza e ti rilassa... 🙂
Poi, il giorno dell'esame "reale", siediti davanti al computer e, prima di iniziare, sorridi, fai un bel respiro a pieni polmoni e... dai fuoco alle polveri!
Terzo: diventa un bisturi laser.
Cosa succede, dentro di te, quando sei ad un esame che sai per certo che supererai?
Come ti senti quando sai per certo di esserti preparato al meglio?
Cosa ti dici, cosa provi, come respiri, come ti siedi, quando sei totalmente concentrato e focalizzato sul risultato che desideri?
E' questa la chiave: il risultato desiderato.
Torna con la memoria allo stato, sia interiore che fisico, che hai nei giorni in cui passi gli esami brillantemente...
Ci sei?
Ecco, è quello lo stato che devi riprodurre: focalizzato, concentrato, pronto a sparare le tue cartucce migliori! 🙂
Come sei, quando sei al meglio, puoi saperlo solo tu, e dalle pagine di un sito non possiamo andare più a fondo di così, ma credo che tu abbia già qualcosa su cui lavorare. Giusto?
Fammi sapere il risultato del prossimo esame... senza stress 😉