Partiamo in questa discussione da dei punti certi: tutti quanti abbiamo imparato a leggere alle elementari e tutti quanti noi abbiamo imparato a leggere, più o meno, allo stesso modo.

Prima abbiamo imparato a riconoscere le singole lettere (a-elle-bi-e-erre-o), poi a metterle assieme per formare parole (aaaa-llll-bbb-eeee-rrr-o) sino a diventare fluidi. Dopo di che abbiamo continuato fondamentalmente da autodidatti.

Sicuramente è un modo che porta a buoni risultati: in fondo se sei qua ora è perché sai leggere quindi non è cosi male come metodo.

Il punto è: è il metodo migliore?

No.

Ha, quel modo di leggere, dei difetti?

Si.

E se si, quali?

  1. Ripetizione mentale
  2. Punti di fissazione
  3. La "regressione"

Cosa significano?

  1. Ripetizione Mentale. Un tipico vizio di lettura, dettato probabilmente dall'abitudine che abbiamo preso da piccoli di leggere a voce alta, è quello di ripetere quello che leggiamo nella nostra testa costringendo il nostro pensiero ad andare alla velocità che abbiamo quando parliamo mentre il nostro pensiero è molto più veloce!
  2. Punti di fissazione. Per mettere a fuoco una parola l'occhio ci si deve fermare sopra. Tipicamente leggiamo una parola per volta e, di conseguenza, il nostro occhio deve fermarsi sopra ad ogni parola. Ma cosa accadrebbe se riuscissimo ad ampliare il nostro campo visivo per vedere più parole per volta?
  3. La regressione. Qua c'è poco da dire perché, a differenza dei due punti precedenti, spesso ne siamo coscienti. Con "regressione" infatti intendo quell'abitudine che abbiamo di tornare indietro durante la lettura. i nostri occhi ci "sfuggono" e vanno un po' per conto loro facendoci perdere tempo.

Stefano Di Benedetto, assieme ad un affiatato team di collaboratori e consulenti, da oltre 32 anni lavora con entusiasmo ad un impegno ben preciso: trasformare sempre gli obiettivi dei clienti in risultati concreti!