Buongiorno a tutti!
Siamo qui riuniti in questo splendido sito per rispondere ad una lettrice di Memosystem: Paola.
In alcuni commenti che ha rilasciato ai miei articoli ha fatto alcune domande ed ha espresso delle problematiche.
Ecco una panoramica veloceveloce:
Ciao,
ho la libreria piena di splendidi romanzi e saggi (dei quali ricordo davvero poco …escluse rare eccezzioni di libri che mi hanno particolarmente colpito:-), e di testi quali: come imparare a studiare, come leggere velocemente, come esercitare la memoria, le mappe mentali, studiare con gli schemi…Risultato tutta una vita di studi faticosissima, seppur tenace, della quale ricordo francamente pochissimo. Ho ammucchiato miliardi di informazioni nella mia mente senza un ordine …insomma come uno sgabuzzino in cui si buttano tutte le cose che in quel momento non si sa dove mettere, con il risultato di non essere in grado di andare a riprendere argomenti studiati o letti quando mi occorrono.
Per rimettere a posto quello che si ha nella testa bisogna “tirare fuori tutto” e ricominciare da capo? Credo di aver fatto tutto senza metodo infilando informazioni su informazioni…Quello che mi piace in un libro sono le emozioni che mi suscitano, quelli li ricordo benissimo. Certo un libro sull’epistemologia non mi suscita le medesime emozioni, quindi la tecnica da adottare dovrebbe cambiare.
Comunque il vostro sito, di Stefano, e anche il tuo…, mi piacciono molto..sono intelligenti, arguti, fanno ridere e sono molto utili le tecniche. Diciamo che hanno metodo..ho deciso di fidarmi
p.s. ho iniziato il corso in pillole e ho acquistato il libro sulle nuove tecniche di memoria e lettura veloce.
superati i 40 anni ho deciso di rimettermi a studiare, o trovo un metodo totalmente nuovo o dovrò abbandonare quindi…issare le bandiere…
Ciao Paola.
Vista la citazione oltremodo colta che hai espresso nel tuo ultimo commento, ti faccio i miei complimenti. 😉
Avevo inizialmente risposto in coda ma visto che ciò che ne è nato era discretamente corposo, ho deciso di passare alla modalità "articolo", quindi eccoci qui.
Sdoppio la mia risposta in due parti.
Cominciamo con quella alla tua “domanda clou”.
Come in tutte le stanze molto incasinate, puoi decidere di metter a posto tirando tutto fuori, oppure scegliere di "accendere una luce", entrare tu dentro, prendere solo quello che ti serve e smettere di preoccuparti della polvere sulle mensole… 😉
Ti è utile e ti servirà TUTTO quello che è dentro e TUTTO allo stesso modo e nello stesso momento?
A meno che tu non voglia diventare “un computer con le scarpe da tennis” immagino che avrai delle priorità sugli argomenti contenuti nel tuo “sgabuzzino”, giusto?
Allora il miglior modo che conosco per “entrare dentro di te e prendere ciò che serve” ha un nome ben specifico: MAPPE MENTALI.
Hai citato il libro sulle Mappe come uno di quelli nella tua libreria. Immagino che tu le sappia disegnare e che abbia provato a realizzarne. Perchè funzionano se le fai, e ti impegni costantemente per farle, non solo se leggi il libro per imparare come si fanno. Se per caso volessi fare una ripasssssatina veloce veloce di come funzionano, puoi dare un occhio qui. Subito dopo, prendi un foglio e PARTI!.
Scegli il tuo argomento di oggi e crea la mappa di quello che hai infilato nel tuo sgabuzzino riguardo ad uno specifico argomento. Potrebbero nascerne cose molto interessanti.
Sono sicuro che il dottor Buzan può fare “miracoli” per te.
Anzi, per dirla tutta, sono sicuro che TU, tramite il dottor Buzan, puoi fare miracoli. Vuoi impegnarti a farli?
Ed eccoci alla seconda parte.
Cito testualmente le tue parole:
Quello che mi piace in un libro sono le emozioni che mi suscitano, quelle le ricordo benissimo. Certo un libro sull’epistemologia non mi suscita le medesime emozioni, quindi la tecnica dovrebbe cambiare
Quello che dici fa quasi sembrare che sia IL libro che ti suscita qualcosa, in totale autonomia.
Oppoffarbacco… un libro animato e per di più maGGGico… 😀
Se esistesse un libro di questo tipo dovrebbe necessariamente creare le stesse sensazioni in tutti coloro che lo leggono. Invece "stranamente" ci sono persone che trovano appassionante La Divina Commedia e pallosissimo Cinquanta sfumature di grigio. E viceversa.
Figurati che mentre i miei compagnetti delle elementari passavano il tempo a braccetto con Topolino, io mi divertivo a leggere I Promessi Sposi.
Tornando a bomba, siamo d'accordo che funzioni bene, per ricordare meglio le cose, il “collegare” ad esse dei contenuti fortemente emozioni?
La domanda quindi è COME puoi generare una emozione da un libro (anche di epistemologia) e QUALE emozione ti è utile.
Quale emozione è funzionale alla tua modalità di apprendimento? Io ad esempio ricordo bene cose che mi hanno fatto ridere.
Se dessi il “potere” al libro che ho davanti sono sicuro che Hegel potrebbe farmi addormentare all’istante. Che cavolo ci sarà mai da ridere in un tedesco che mi parla di Spirito? 🙄
Se invece immaginassi, davanti a me, Guglielmo di Ockham che RADE Karl Marx mentre gli parla del bello della “semplicità”, ci sono serie possibilità che IO mi faccia una sana risata e ricordi quello che farò dire al Sior Guglielmo.
Ovviamente ho volutamente esagerato le cose, per farti notare che posso essere IO a decidere COME e COSA generare, a livello mentale, da un libro. Qualunque argomento può essere "emozionante" se trovo la chiave per farlo diventare tale. Ma quella chiave, la MIA chiave, devo necessariamente produrla io. Oppure devo farmi andare bene quella prodotta dal "fabbro" al mio posto. In questo caso, quella dell'autore del libro.
Ed è curioso come lo stesso argomento possa essere sviscerato in maniera divertente e positiva, oppure mortalmente pallosa, a seconda di chi sia il "fabbro" di turno, non trovi?
Indipercui la mia risposta per te è una domanda, anzi due:
- Esattamente QUALI emozioni ti hanno aiutato a ricordare i libri che ricordi?
- COME puoi creare (TU!) quelle emozioni da un libro?
Quindi, cara Paola, se proprio vuoi issare una bandiera… allora fa che sia una bandiera pirata!!!