Ho deciso di rispondere con un articolo ad una richiesta di aiuto giunta via email perché non è la prima volta che sento di reazioni simili da parte di studenti. Capita di sentire di ragazzi abituati ad ottenere risultati anche ottimi che, improvvisamente, sembrano trasformarsi in qualcosa che non sono mai stati, ovvero persone "inefficaci".

Questo è un caso per SuperPanda... 😀

Ciao!

sono una studentessa di 22 anni e sono all’ultimo anno di università. Tra una settimana ho 2 esami importanti, due dei cinque che mi mancano per laurearmi. Quest’estate ho dato il meglio di me, studiavo sempre e sono riuscita a fare un sacco di esami. Ora invece non riesco più a studiare seriamente, faccio una fatica tremenda: di solito il fatto di sapere che l’esame è entro pochi giorni mi fa venire talmente tanta ansia e paura che studio giorno e notte! Ma questa volta non è cosi, è come se non mi importasse! Perchè??

Ora che sono quasi alla fine e mi sto avvicinando al mio futuro ho paura di affrontarlo e di conseguenza rifiuto di fare tutte le cose che mi porteranno ad esso. Non mi capisco, perchè l’unica cosa che desidero è finire questa università una volta per tutte. Non riesco ad essere motivata! Ogni giorno mi sveglio con un piano dettagliato su cosa dovrò studiare e invece quello che faccio è studiare mezzora e poi perdermi in facebook, youtube, internet, o qualsiasi altra cosa che non siano i libri! Non posso andare avanti cosi..devo per forza fare questi esami ora altrimenti li rimando a gennaio e rischio di andare fuori corso.

Non riesco più ad andare avanti, perchè ho la sensazione che non mi importi più? Continuo a dire a me stessa “Ma si, c’è tempo!” anche se non ce n’è..trovo sempre mille scuse. Cosa posso fare??

Ciao Martina!

Molto interessante quello che dici. Sembra che i fattori "motivanti" che ti facevano studiare siano state l'ansia e la paura, che ti portavano ad impegnarti giorno e notte.

Probabilmente intendi l'ansia o la paura legate al fatto che l'esame andasse male, giusto?

Non sei la prima che utilizza questo tipo di stimolo per motivarsi a darci dentro con lo studio. Ci sono anche persone che lo utilizzano per il lavoro, e non portano a termine le cose sino a quando il tempo non gli si stringe attorno.

Finché funziona, tutto ok. Ma se si inceppa un meccanismo... allora altro che ansia motivante... 😉

Il paradigma del "forse..."

Forse adesso - che sei quasi sul traguardo - stai facendo come alcuni ciclisti (mai visto una gara di ciclismo?) che iniziano ad alzare le mani e smettere di pedalare ben prima di essere arrivati oltre la linea... 🙂

Oh che strano... è già il secondo articolo di Memosystem in cui parlo di ciclismo. Non mi piace minimamente come sport, ma pare sia un'ottima fonte di metafore per la vita.

Forse ti sei "rilassata" un po' pensando, inconsciamente, che ormai il traguardo è ad un passo...

I "forse" potrebbero essere molti.

Ma arriviamo invece ad un dato certo, visto che tu stessa sei stata bravissima a riconoscerlo e a riconoscerti.

L'ineluttabile teorema della paura.

A questo punto sembra essere intervenuta una nuova paura: quella di affrontare il futuro.

E pare che Paura del Futuro batta Paura dell'Esame 6-0 6-0 (così cambiamo anche sport e parliamo un po' di tennis...)  🙂

Quindi hai una forza che tira nella direzione di farti studiare (la paura dell'esame) ed una forza, più grande, che tira in direzione opposta (la paura del futuro).

Ecco, molto semplicemente, il motivo per cui adesso fai una fatica tremenda: ti stai impegnando a contrastare qualcosa di molto molto forte e, soprattutto, capita che la paura di una cosa ignota (in questo caso, il futuro: "chissà cosa mi riserva, oddio che sarà di me in questo mondo di ladri?!?!" 🙂 ) sia molto più potente della paura di qualcosa di noto (al massimo l'esame può andare male, ma non è che il professore ti appenderà per i piedi finché concerto di Gigi D'Alessio non sopraggiunga...) . 🙂

Aver paura è una reazione piuttosto normale, quello che è importante è fare in modo che questa paura non sia "invalidante" tanto da diventare una fobia.

Puoi anche vedere il sito di un amico che ha dedicato un intero sito a come, tra le altre tante cose sconfiggere la paura e l'ansia. Questo con il recupero delle nostre naturali capacità da combattenti.

Tornano a noi... tutto quello mi hai raccontato, tutto quello che "attivi" pur di non metterti a studiare (facebook, youtube, ecc.) sai a cosa è dovuto?

L'emanazione empirica dell'angoscia

È il tuo santo inconscio che, poiché ci tiene a te e vuole proteggerti dal male e salvarti dalla dannazione eterna, fa di tutto per darti ragione.

Il suo modo di farlo è "credere" che, se hai paura del futuro, allora è giusto che lui prenda il "comando" e ti faccia fare qualunque cosa pur di non affrontare la tua PAAAAAAAAAAUUUUUUROOOOOOOOOOONAAAAAAAAAA, che ti aspetta alla fine dell'Università.

Lui è buono, e lo fa per te, ma la questione è che TU Martina, puoi decidere di lasciar fare a lui o riprendere il controllo della nave e guidarla nel porto in cui TU desideri ormeggiare.

Che, in questo caso, immagino sia Post Laurea. 🙂

Se abbandoni il pensiero di quello che ci sarà "dopo" la laurea, e ti concentri solo su "qual è il prossimo passo da fare", il tuo inconscio recepirà il messaggio.

Se gli dai un obiettivo che percepisci come troppo lontano lo metti in difficoltà (il tuo cervello dico eh!). Piccoli passi aiutano disse la tartaruga.

Ovviamente se abbandoni veramente il pensiero, non se fai finta di farlo... 😉

Dici che l'unica cosa che desideri è "finire questa università una volta per tutte". E questo è interessante. Perché è stata l'unica volta in cui hai parlato di qualcosa che desideri.

Per il resto hai citato cose che devi fare e, caso strano, le cose che devi fare finisci per non farle...

Il postulato evolutivo delle domande

Ora, visto che il mio lavoro di coach consiste nel fare domande che aiutino le persone ad arrivare a ciò che vogliono, la mia prima domanda è:

quali sono invece le cose che vuoi fare?

Che cosa avrai di più per te come persona quando avrai finito l'università? Chi sarai? Cosa penserai, dirai, farai?

Qual è la tua "motivazione profonda"?

Perché fai quello che fai?

Per capire meglio cosa intendo, puoi leggere l'articolo che trovi qui:

https://www.effettopanda.com/miglioramento-personale/ama-te-stesso-e-sogna

Ci sono persone che vogliono essere biologi marini per andare a salvare dall'estinzione il "narvalo dalle chiappe rosse dell'alaska meridionale", e ci sono persone che studiano biologia marina per laurearsi.

Ai fini del "pezzo di carta" è la stessa cosa, ma noti qualcosa di differente, nella motivazione? 🙂

Dimmi un po', a proposito di motivazione allo studio, hai fatto l'esercizio di cui ho parlato nell'articolo che hai commentato?

Mi riferisco a quello che trovi qui:

http://www.memosystem.it/articoli/come-si-studia-bene/motivazione/voglia-di-studiare-come-trovarla

Nota bene: ho chiesto se lo hai fatto NON se hai "provato" a farlo... 😉

C'è una differenza...

Se lo hai fatto, quali risultati hai ottenuto?

Cosa è successo di nuovo?

Se non lo hai fatto... che ci fai ancora qui?!?!?

Corri subito a farlo!!!

E poi raccontami che cosa è successo, che sono un Panda curioso... 🙂

Ricordati che l'esercizio di cui ho parlato, non DEVI farlo se non vuoi. Ma se VUOI ottenere dei risultati, ti consiglio di prenderlo in considerazione... 😉

La congettura di Panda-Koothrappali

Per "perderti su facebook, youtube ed internet" ci vuole prima di tutto la materia prima, ossia il computer (o uno smartphone, un tablet, un orologio, un televisore e persino il gatto, il cane e il topolino che mio padre per due soldi comprò)

E... toglimi una curiosità: è necessario che tu studi di fronte ad un pc acceso? Perché ai miei tempi, quando ero ancora un piccolo ed imberbe panda, servivano più che altro i libri... 😉

Se proprio non puoi lasciarlo spento, o se non puoi studiare in un posto privo di computer tipo una capanna Masai, allora puoi installare sul tuo pc dei semplici programmini come FocalFilter o Cold Turkey, grazie ai quali puoi preimpostare il periodo di tempo in cui il computer non potrà accedere a siti quali facebook, youtube, quellochetipare.

In questo modo sarai tu stessa a "bloccare" quello che fai d'istinto ed avrai tutto il tempo di fare quello che ti è utile per i tuoi studi.

Il famoso "piano dettagliato delle cose che devi fare" puoi pensare di trasformarlo in qualcosa che sfrutti le tue leve motivazionali.

Ogni sera, prima di andare a nanna, prepara il materiale per il giorno successivo: un bel foglio formato A4 da mettere nel posto in cui studi e, perché no... anche qualche post-it da mettere in giro per casa, dove scriverai il tuo piano giornaliero per ottenere questo:

"Tutto quello che voglio fare OGGI per non andare fuori corso"

In questo modo attiverai alcune cose interessanti:

  1. Trasformerai i devo in voglio, eliminando gli autosabotaggi mentali
  2. Ti limiterai al singolo giorno in oggetto, eliminando i pensieri vari sul futuro tipo "cosa succederà nel 2034 se sparisse il brucomela del Kazakistan?!?!"
  3. Riavvierai quel famoso processo di "me la strizzo dell'esame e quindi... chissà... "

Tutto questo insieme di cose nuove:

  1. Fare l'esercizio citato nell'articolo
  2. Utilizzare i post-it ed i fogli per rimembrare
  3. Scegliere di concentrarti sull'oggi e basta!

Ti permetteranno di prenderti la responsabilità di quello che accade. Non la colpa, che è un'altra cosa.

La responsabilità. 🙂

La responsabilità di fare delle scelte utili per te.

Il fattore Scelta Responsabile

Se decidi di non fare l'esercizio, è una tua scelta.

Se decidi di non installare i programmi per bloccare i siti che ti fanno perdere tempo, è una tua scelta.

Se decidi di non guardare allo step-by-step, giorno per giorno, è una tua scelta.

Se decidi di non usare post-it e foglietti vari, è una tua scelta.

In pratica non sarai più in balia del destino, cinico e baro, ma avrai la piena consapevolezza del fatto che ti stai attivando, con tutta te stessa, per ottenere ciò che è realmente importante per te.

E sarà una tua scelta. 🙂

L'ineluttabile arrivo del punto finale

Anche per oggi il  viaggio nel Fantastico Mondo di Panda termina, ed i passeggeri sono pregati di scendere dalla vettura.

Spero che grazie a questo articolo si vengano a sviluppare idee utili per raggiungere ciò che desideri e vuoi ottenere.

Detto questo, non mi resta che salutarti te, Martina, e tutti i lettori ma non prima di aver detto che puoi trovare altre informazioni utili qui:

http://www.memosystem.it/articoli/come-si-studia-bene/concentrazione/difficolta-di-concentrazione

https://www.effettopanda.com/pandarticoli/eppi-niu-iar

Saluti Pandeschi

Stefano Di Benedetto, assieme ad un affiatato team di collaboratori e consulenti, da oltre 32 anni lavora con entusiasmo ad un impegno ben preciso: trasformare sempre gli obiettivi dei clienti in risultati concreti!