Piano di studio. Perché è importante averne uno?
La cattiva gestione del tempo e del carico di lavoro, sono tra le ragioni principali per cui gli studenti faticano a superare gli esami universitari.
Forse è capitato anche a te di sottovalutare quanto tempo ci vorrà per finire il programma e di sopravvalutare quanto tempo hai a disposizione per completarlo.
Questi due elementi sono le cause principali da cui derivano oltre l’80% dei problemi di chi sostiene di non avere mai tempo a sufficienza. Anche se è ovvio che se cominci tardi a studiare non finirai in tempo, ti rovinerai di stress e di ansia da prestazione.
Quindi mi raccomando, adotta subito un piano di studio chiaro e realistico, perché ti permetterà di :
- Visualizzare l’esatto percorso che ti accompagnerà alla data dell’esame,
- Sapere se hai abbastanza tempo per farcela
- Organizzare il carico di lavoro giorno per giorno.
Programmare lo studio (come qualsiasi obiettivo della vita) è anche un valido sistema per attivare automaticamente la tua motivazione per mezzo di obiettivi chiari, misurabili e raggiungibili!
Il primo problema che ti blocca quando devi fare un piano di studio… è che non hai nessuna voglia di fare un piano di studio! 😃
Le scuse con cui il tuo cervello cerca di smontarti, sono:
- … che programmare ti porta via tempo inutilmente, tempo che invece potresti dedicare a studiare direttamente
- … che non ti serve perché hai tutto nella testa
- …o che hai troppi impegni per poter seguire una pianificazione…
Capirai da te, che sarebbe come avere il serbatoio della macchina quasi vuoto e non volersi fermare a fare benzina perché sei di fretta!
Il tempo che dedichi alla pianificazione fa tutta la differenza del mondo, perché:
- ti farà risparmiare tutto quel tempo che ti servirà per preparare nuovamente l’esame se non dovesse andare come vuoi tu,
- quello che hai nella tua testa, fino a che rimane nella testa non è un piano! Infatti finché non lo scrivi da qualche parte, per il tuo cervello non esiste e non ti sentirai mai vincolato a rispettarlo.
In ultimo, per esperienza personale, se non dedichi il tempo necessario alla preparazione dell’esame, qualcosa la fallirai sicuramente, fidati!
Il Piano di Studio che creerai, deve tener conto anche di tutti gli altri impegni che sicuramente avrai, li devi inserire nella tua agenda, armonizzandoli con gli impegni scolastici.
Solo così sarà più facile e naturale rispettarlo.
Ora che ci siamo convinti a fare un piano di studio, per superare l’esame dobbiamo capire come farlo al meglio.
Iniziamo dal carico di studio.
Generalmente, per il modello di istruzione tradizionale (soprattutto quello italiano ☺) ad ogni esame corrispondono un minimo di “chili” di libri da studiare per poterlo superare.
E poiché i libri sono composti da pagine, queste saranno la nostra unità di misura del carico di studio.
Ovviamente se l’esame da sostenere è di carattere tecnico/pratico, potrebbe essere preferibile aggiungere anche la parte gli esercizi da svolgere.
Sommare tutte le pagine da studiare ci darà un’idea del carico di studio totale per l’esame.
Non tutte le pagine e in generale tutti i capitoli avranno lo stesso peso, alcuni potrebbero essere più complicati da leggere e capire e ti richiederanno più attenzione, altri potrebbero invece essere molto brevi o con immagini, ma questo lo saprai certo compensare con un po’ di buon senso!
Infatti se il tuo piano prevede di studiare 20 pagine in 4 ore ma riesci a completare questo obiettivo in 2 ore, sarà sensato (dopo esserti assicurato di aver davvero capito quelle 20 pagine) continuare a studiare per altre 2 ore e al termine, se lo ritieni necessario, rivedere il carico di studio, aggiornando gli obiettivi giornalieri che ti sei dato.
Ricordati anche che devi sempre tener conto degli imprevisti che ti faranno saltare quasi subito il tuo Piano di Studi. Generalmente gli imprevisti incidono almeno per il 35%.
Che sia un parente che si presenta all’improvviso o Jeeg robot d’acciaio che ti fa saltare il tubo dell’acqua, prima o poi succederà qualcosa che ti fa slittare tutto. E quindi?
Nel piano di studio vanno calcolati anche gli imprevisti!
Se hai calcolato 50 pagine al giorno, prevedine il 35% in più, cioè 67 circa, così sarai pronto/a ad assorbire qualsiasi contrattempo.
Alcuni studenti riescono a studiare anche pochi giorni prima dell’esame, altri devono necessariamente iniziare a studiare già dal primo giorno di corso.
Una volta che avrai capito come funziona per te e che avrai deciso quando iniziare a studiare per l’appello, dovrai tener conto anche dei tempi da dedicare al ripasso.
Mi raccomando inserisci delle pause durante i cicli del piano di studio
Studiare per ore senza mai interrompersi, non dà mai i giusti frutti. Per ottenere il massimo da sé stessi bisogna concedersi delle pause. In linea di massima sarebbe bene prevedere una pausa di un paio d’ore ogni 4 cicli di studio, in cui staccare e fare qualcosa di completamente diverso, in modo che la mente si concentri su altro. Grazie alla pausa il cervello si ricarica. Una volta tornati alla scrivania, lo studio sarà più concentrato e intenso.
Puoi prendere un foglio di carta (meglio un foglio excel) e riprodurre un calendario.
Calcola i giorni di ripasso e considera se possono essere sufficienti per te.
In ogni casella, per ogni giorno dedicato allo studio, scrivi il numero di pagine da studiare
Quotidianamente deve essere poi sempre compilata una tabella che rispecchi ciò che veramente è stato fatto: questo serve ad applicare in tempo eventuali “correttivi” e rispettare una media settimanale o almeno quindicinale.
Creati un piano di studio e appendilo in un posto ben visibile sulla scrivania dove studi o mettilo dentro qualcosa che porti sempre con te quando studi fuori casa.
Ora dovrai solo rispettarlo.
Buon lavoro!